Eiaculazione precoce: come curarla

eiaculazione precoce come curarla

Salve Dottore, sono un ragazzo di 33 anni e ho un problema che non riesco proprio a risolvere. Da circa tre mesi sto frequentando una ragazza dolcissima e affascinante, con la quale condivido molte cose. Usciamo spesso insieme ma ancora non ho provato ad avere un rapporto intimo, perché nelle precedenti relazioni sono stato sempre molto “veloce” nell’intimità. Questo mi ha provocato grandi frustrazioni, distrutto la mia autostima e il mio modo di essere. Alla fine, come immaginavo, anche l’ultima ragazza mi lasciò. Ora ho paura di rivivere ancora la stessa situazione, con le stesse sensazioni e con lo stesso esito. 

Questa è solo una delle tante email che ricevo (modificata nella descrizione per rispettare la privacy) relativa a un disturbo della spera sessuale, particolarmente influente sul benessere dell’individuo e della coppia. Cerchiamo di capire che cos’è l’eiaculazione precoce, le sue cause, le dinamiche psicologiche che la sostengono.

Eiaculazione precoce da cosa dipende?

eiaculazione precoce come curarla Le cause dell’eiaculazione precoce possono essere di natura genetica o psicologica, ma nella maggior parte dei casi la dinamica sottostante l’eiaculazione precoce è da riscontrarsi nella dimensione psichica. Solo raramente i fattori biologici possono esserne la causa primaria, come nel caso di prostatiti, uretriti, stati infiammatori, clerosi multipla o altre sindromi di natura organica. Escluse le cause di natura medica, dopo accurati accertamenti, si può ipotizzare che il fattore determinante il disturbo è mentale, psicologico.

Prima di elencare le principali cause del disturbo è importante differenziare:

  • eiaculazione precoce primaria, che si caratterizza dal fatto che la sua manifestazione è immediata, presente da sempre, con la tendenza a peggiorare e non regredisce nel tempo. L’eiaculazione precoce primaria quindi si riscontra già nei primi rapporti sessuali, è presente a prescindere dal partner o dal tipo di attività svolta.
  • eiaculazione precoce secondaria si differenzia dalla prima principalmente dal fatto che non si manifesta già nelle prime attività sessuali ma tende a svilupparsi in un secondo momento.

Le cause possono essere multifattoriali e dipendere appunto da più fattori, che in sede diagnostica devono essere analizzati dettagliatamente. Disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, disturbi della personalità, uso e abuso di farmaci o di sostanze stupefacenti, stile di vita disfunzionale, insoddisfazione coniugale, lavorativa o stress possono essere solo alcune delle cause sottostanti il disturbo. L’ansia in particolare, come nel caso della difficoltà di avere e mantenere l’erezione, sembra uno dei fattori in molti casi, principali. Spesso l’eiaculazione precoce e il riflesso della cosiddetta ansia da prestazione (conosciuta anche con il nome impotenza sessuale psicologica), fenomeno che, come in questo caso, causa grandi problematiche individuali e relazionali. Per risolvere e superare l’eiaculazione precoce bisogna quindi intervenire su gli aspetti emotivi, cognitivi e relazionali o rendere noti desideri e pensieri inconsci non espressi.

Il trattamento e la cura

La prima difficoltà quando si parla di eiaculazione precoce è l’imbarazzo a esprimere con lealtà le proprie emozioni, paure e insicurezze. Spesso la difficoltà a esprimere con estrema sincerità il proprio stato emotivo compromette l’esito del trattamento. Il terapeuta in questa fase, riscontrando emozioni contraddittori e limitanti, deve essere in grado di gestire al meglio la dinamica e consentire al paziente un’espressione libera dei suoi pensieri. La relazione terapeutica e la qualità della stessa, rappresenta uno degli elementi fondamentali che determinano l’intero percorso di cura. Fatta questa premessa il trattamento più efficaci per la cura dell’eiaculazione precoce è la terapia cognitivo comportamentale che si basa su prescrizioni, esercizi, modellamenti del pensiero e cambiamenti di pattern disfunzionali che alimentano e “nutrono” il disturbo. La terapia coinvolge nella maggior parte dei casi anche il partner, il quale determinare inconsapevolmente, insieme ad altri fattori, il disturbo. L’approccio cognitivo comportamentale è focalizzato principalmente sul problema e l’obbiettivo della terapia è superare o imparare a gestire meglio l’attività sessuale, ma non esclude l’intervento anche ad aspetti della personalità, desideri, modalità relazionali e di coppia che necessitano una ristrutturazione. La struttura di personalità della persona, il suo modo di sentire e vivere la sessualità, la sua autostima e fiducia, insieme alla sua storia personale, sono aspetti che l’intervento psicologico non può sottostimare nella genesi e nel trattamento dell’eiaculazione precoce.

Quando il disturbo è particolarmente intenso, influenzando negativamente anche altri aspetti di vita o è  in comorbilità con altri disturbi mentali (disturbo depressivo maggiore, abuso di sostanze, attacchi di panico, ect) è necessario associare al trattamento psicoterapico o al sostegno psicologico, anche la cura farmacologica. La funzione del farmaco (bloccanti alfa-adrenergici e gli antidepressivi serotoninergici) nel caso dell’eiaculazione precoce è quella di ritardare meccanicamente l’orgasmo ma non consente di modificare le cause o gli aspetti psicologici che sono alla base del problema. Anche in questo caso è importante sottolineare che quando si è riscontrato che all’origine del disturbo vi è una dinamica psicologica disfunzionale, la strada da percorrere per la risoluzione, è unicamente e principalmente quella psicologica. Anche se il trattamento farmacologico, l’applicazione di creme e pumate ritardanti possono aiutare nel ritardare l’eiaculazione, tali soluzioni si basano sulla delega ad aspetti esterni della persona, debellando indirettamente la sua efficacia e autostima sessuale.

Quando è importante chiede aiuto a uno Psicologo?

Chiedere aiuto a uno Psicologo non è un obbligo ma è una scelta necessaria quando il disturbo inizia a mettere a rischio non solo la relazione di coppia ma tutta la propria esistenza. Spesso ci si auto-inganna, minimizzando l’importanza della sessualità nella coppia, o si cerca di ignorare il problema, evitando l’attività sessuale o nei casi più gravi, la sessualità viene abbandonata completamente. È nella psiche e nella genetica dell’uomo, evitare ciò che spaventa, evitare ciò che crediamo sia per noi troppo difficile o imbarazzante, l’evitamento è uno dei meccanismi di difesa disfunzionali dei disturbi d’ansia. È necessario però prendere consapevolezza, “rispolverare” il coraggio e chiedere aiuto, perché solo attraverso il coraggio, la sconfitta, il lavoro su se stessi, si può ripristinare il vero equilibrio psicologico e intervenire pragmaticamente sull’eiaculazione precoce.

L’articolo ha solo la finalità di divulgare alcuni aspetti del disturbo, sottolineando che ogni persona va ascoltata e compresa nella sua unicità, poiché come ampiamente descritto, le motivazioni interne che sostengono il disturbo possono essere svariate e multifattoriali.

La potenza della parola nei riguardi delle cose dell’anima sta nello stesso rapporto della potenza dei farmaci nei riguardi delle cose del corpo.
(Gorgia)
Avvertenze
  • Se speri che il disturbo passi da sé, resterai deluso
  • Se assumi farmaci senza intervenire sugli aspetti psicologici, il disturbo si alimenterà silenziosamente e alla fine ti presenterà il conto, con gli interessi
Consigli:
  • Cerca di capire la dinamica psichica del disturbo
  • Cambia le tentate soluzioni che non hanno funzionato
  • Usa diversamente i tuoi pensieri
  • Evita di provare e riprovare, non è una gara ma è la tua sessualità
  • Lavora e potenzia te stesso, chiedi aiuto e si forte.

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About Author

Giorgio Spennato

Psicologo Clinico Forense, iscritto all'ordine degli Psicologi della Regione Puglia, referente nazionale in materia di criminologia e sicurezza per IKMI. Psicologo a Gallipoli - Lecce

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