Come uscire dalla dipendenza da cocaina

Come uscire dalla dipendenza da cocaina

Analizzando le statiste sull’assunzione di cocaina i dati non possono stupirci. È evidente a tutti, osservando con un po’ di attenzione, che molte persone che quotidianamente incontriamo, usano (e abusano) di cocaina. Negare tal evidenza, ribadisco, osservabile con un superficiale occhio clinico, ci rende indirettamente responsabili, soprattutto se ad assumerla sono i più giovani.

Secondo gli studi del Dipartimento Politiche Antidroga sono più di 32.000 i giovani che hanno dichiarato di aver assunto droga negli ultimi 12 mesi, giovani con età compresa dai 15 ai 19 anni. Se andiamo ad analizzare le tipologie di sostanze assunte, le percentuali dimostrano che non parliamo solo di “droghe leggere” ma di sostanze mortali. Le percentuali evidenziano: eroina 0,6 %, cocaina 2,1%, cannabis 18,2%, stimolanti – amfetamine – ecstasy 1,3%, allucinogeni 2,3%.

 

Sebbene negli ultimi anni vi sia una maggiore consapevolezza e maggiore informazione sui danni neurologici e psicologici delle droghe, l’assunzione non sembra diminuire proporzionalmente, rappresentando ancora un problema molto grande che ha bisogno di strategie di prevenzione e di trattamento innovativo. Se in passato la scarsa conoscenza dei danni e delle conseguenze induceva il più giovane verso un “bivio oscuro”, oggi, la conoscenza degli effetti collaterali e dell’elevata possibilità di sviluppare una dipendenza non blocca molti giovani ad assumerle. Indubbiamente la prevenzione e l’informazione della drammaticità delle sostanze stupefacenti può salvare molte vite, responsabilizzare l’adolescente ma credo che in concomitanza ai progetti informativi fatti nelle scuole o in altri contesti, è necessario approcciarsi al problema della droga assumendo prospettive differenti, prospettive che ci consentano di capire, ascoltare, quali sono le motivazioni che spingono un adolescente o in generale una persona a “rivolgersi a una sostanza stupefacente”.

Ho partecipato a diversi progetti di prevenzione dalle droghe e parlato con diversi giovani che assumevano sostanze psicostimolanti, molti erano perfettamente coscienti e consapevoli dell’elevato rischio del loro libero arbitrio, del loro “benessere e sballo” dato da una sostanza. Erano perfettamente preparati, e la loro non era una conoscenza scientifica ma era una conoscenza viscerale, sperimentata sulla loro pelle. L’informazione è utile ma l’informazione spesso non è sufficiente per cambiare la motivazione, per indurre una riflessione introspettiva, tale da modellare il comportamento. Questo può avvenire solo ascoltando empaticamente e individualmente la persona.

Una soluzione elettiva a un problema cosi complesso non esiste. Esistono molteplici soluzioni, interventi e accorgimenti famigliari, trattamenti psicologici e farmacologici (a secondo del caso) in perfetta sincronia tra di loro, finalizzati a bloccare l’esordio di una dipendenza e di tutte le conseguenze a essa associate.

La strategia di prevenzione più efficace resta a mio parere quella di comprendere a fondo perché una persona si avvicina alla droga, comprendere “cosa manca” in quella persona, “cosa pensa” e “cosa prova”.

Cocaina: danni ed effetti collaterali

Perché questa droga è particolarmente amata credo chiunque almeno una volta se l’è chiesto. La cocaina è una sostanza stupefacente che stimola il sistema nervoso centrale con effetti a breve termine che possiamo sintetizzare in questi punti:

  • Riduzione della fatica, del dolore, della fame, del sonno;
  • Euforia, sensazione di potenza fisica e psichica;
  • Incremento della libido, della socialità, dell’attività psicomotoria.

In particolare l’assunzione di cocaina stimola tutte le aree celebrali, aumentando la dopamina che riveste diverse funzioni celebrali, tra cui quelle cognitive e comportamentali (motivazione, apprendimento, memoria, umore, sonno, gratificazione sessuale, ecc.) e cardiovascolari poiché interviene sul sistema nervoso simpatico aumentando il battito cardiaco e la pressione del sangue. L’aumento della dopamina porta conseguentemente a una sensazione di benessere, energia mentale e psichica, resistenza, inibendo il sonno e la stanchezza.

Questa sensazione di benessere generale induce la persona a reiterare l’assunzione e a sviluppare una dipendenza fisica e psichica. L’uso prolungato quindi porta inevitabilmente a una dipendenza che si manifesta con il bisogno di assumere frequentemente cocaina e con crisi di astinenza. L’astinenza si manifesta anche da un evidente calo dell’umore, irritabilità, nervosismo, sindromi depressive, ansia generalizzata, aggressività.

Sviluppata la dipendenza, aumenta in concomitanza la tolleranza. La persona necessità di quantità sempre maggiori per sperimentare le stesse sensazioni e per far fronte alla crisi di astinenza. Il controllo volontario viene meno e la cocaina diventa necessaria, indispensabile. L’uso prolungato porta inevitabilmente non solo a una significativa compromissione del normale funzionamento lavorativo, famigliare, sociale e personale, ma predispone la persona a trombosi, problemi cardiaci, deficit del sistema immunitario, disfunzione erettile e alla genesi di disturbi mentali (depressione maggiore,  attacchi di panico, disturbo bipolare, schizofrenia, ecc).

La cura e il trattamento per superare la dipendenza da cocaina

Il trattamento per superare la dipendenza da cocaina è tra i più complessi poiché tale dipendenza è una malattia cronica, soggetta a ricadute e l’uso prolungato modifica il normale funzionamento dei neuroni in concomitanza a una dipendenza psicologica che il paziente non riesce a controllare. È necessario un trattamento farmacologico e un trattamento psicologico/psicoterapeutico che possa aiutare l’individuo a recuperare le sue capacità e a liberarsi dalla dipendenza. Un elemento imprescindibile è la volontà e la motivazione nel paziente di far fronte al problema.  È necessario quindi che il cocainomane riconosca il problema e che sia fortemente motivato a superare la dipendenza. Questo riconoscimento spesso è assente, ignorato o minimizzato nella sua cronicità, motivo per il quale è necessario l’intervento di un esperto esterno che possa motivare e indurre la riflessione sulle condizioni di salute, sui rischi e sulle possibilità riabilitative. Superare la dipendenza da cocaina da soli è del tutto impossibile o comunque rappresenta una strada con possibilità di successo molto scarse poiché, come ampiamente dimostrato dalla comunità scientifica, la dipendenza tende ad aumentare progressivamente frammentando e distruggendo giorno dopo giorno la salute della persona, il suo funzionamento sociale, lavorativo, economico e familiare.

 

“La cocaina ti racconta una bugia al secondo. Tu pensi di poterla controllare, ma è lei che controlla te.”

D, Versace

Il sostegno psicologico  con lo Psicologo consente, quando la dipendenza non si è ancora sviluppata del tutto, di bloccare tale evoluzione, aiutando la persona (minore o adulto) a riflettere profondamente sui rischi di tale comportamento. Al contrario quando la dipendenza da cocaina è diventata cronica e incontrollabile è necessario un percorso riabilitativo residenziale ben strutturato, che deve avvenire in una struttura o in un centro per la cura e il trattamento delle dipendenze patologiche. In queste strutture è possibile aiutare il paziente a “distaccarsi” completamente non solo dalla cocaina ma anche dalle influenze esterne (amici, abitudini, luoghi, ecc) e influenze interne (modi di pensare, di agire, ecc.) che spingono la persona ad assumere cocaina. L’obiettivo di un buon centro riabilitativo quindi è destrutturare e ricostruire il comportamento e il pensiero che sostengono un comportamento a rischio, e questo può avvenire solo grazie alla scienza psicologica e alle tecniche psicoterapeutiche elettive.

Conclusioni

La dipendenza da cocaina o semplicemente la sua sporadica assunzione rappresentano un problema che è necessario affrontare in modo multidisciplinare attraverso la stretta collaborazione del Medico, dello Psicologo e della famiglia. Soprattutto quando abbiamo a che fare con il minore, l’intervento deve iniziare già dai primi segnali, poiché tanto più forte diventa la dipendenza da cocaina tanto è più difficile uscirne. Ricordo sempre che lo scopo degli articoli presenti nel sito hanno unicamente la finalità di indurre la riflessione e di informare il lettore di alcuni elementi che rappresentano solo una piccola percentuale delle dipendenze. È sempre necessario un ascolto personalizzato, un’anamnesi e una psicodiagnosi personale che possano indagare gli elementi individuali della persona in esame.

La droga è una strada a senso unico.

William Burroughs

 

 

Avvertenze

  • Se pensi di controllare l’assunzione, ben presto di ti accorgerai del contrario;
  • Se ricorri a una sostanza stupefacente per far fronte a un problema o a un disagio, lo stai unicamente peggiorando;

Consigli

  • Non vergognarti di chiedere aiuto;
  • Chiedi aiuto al tuo medico, allo Psicologo, alla tua famiglia;
  • Dalla dipendenza si può uscire, ma dipende principalmente da te.

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About Author

Giorgio Spennato

Psicologo Clinico Forense, iscritto all'ordine degli Psicologi della Regione Puglia, referente nazionale in materia di criminologia e sicurezza per IKMI. Psicologo a Gallipoli - Lecce

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